La nostra intervista al cavaliere Stefano Chesi
Che nello scorso weekend si è classificato primo con Lisara2 nella categoria Prix S. George.
Stefano è uno dei cavalieri più legati al mondo Equitago. La sua specialità è il dressage, qui sotto ci racconta com’è nato il suo amore per questa nobile disciplina.
Raccontaci di te
Ho 28 anni, sono di origini toscane e adesso vivo a Monza.
Il mio amore per i cavalli e per la natura è nato da piccolissimo. Il mio primo cavallo da passeggiata è arrivato quando avevo 14 anni.
A 18 ho iniziato a fare agonismo ed è nata la mia passione per il dressage vero e proprio.
Perché hai scelto il dressage?
Prima di iniziare il dressage ho praticato la monta da lavoro che prevede quattro prove.
Una di queste è l’addestramento ( o dressage). Mi sono appassionato all’addestramento del cavallo nella sua complessità, dalla A alla Z, e da lì è stato un crescendo.
Il dressage è la massima espressione di addestramento del cavallo dove cavallo e cavaliere eseguono movimenti precisi che rappresentano per la maggior parte figure geometriche.
A chi consiglieresti il dressage?
Lo consiglierei a chi è particolarmente incuriosito dall’addestramento dell’animale in primis. E’ una disciplina che richiede molto impegno e pazienza, per questo ci vuole una grande passione.
Come pensi che potrebbe essere incrementato il dressage?
Secondo me potrebbe essere incrementato promuovendolo di più fra i giovani che si avvicinano al mondo dell’equitazione, portando più competenze nel nostro paese. Più facile a dirsi che a farsi.
Il tuo sogno nel cassetto?
Come ogni sportivo, sicuramente le olimpiadi.
Stefano, indossi sempre i nostri guanti: potresti spiegare ai nostri lettori perché li hai scelti e perché ti piacciono?
Ho provato i guanti di Equitago ed ho riscontrato il loro estremo comfort e la loro “funzionalità”, caratteristiche fondamentali soprattutto per chi, come me, li indossa almeno 7 ore al giorno.